ATTENZIONE: state visitando il sito dell'edizione 2017. La nuova edizione si trova all'indirizzo www.remtechexpo.com.

 
 
Logo coast 19-20-21 SETTEMBRE 2018
Orario di apertura: 9.00-18.30
 
   
 

International Project

PREMESSA

 

I punti di forza che fanno di RemTech una fiera innovativa, capace di coniugare idee, prodotti, progetti e soluzioni con momenti dedicati all’incontro fra domanda e offerta, comprendono in primis la promozione degli strumenti tecnologicamente più avanzati, la selezione dei partner più esperti, la formazione degli operatori, la condivisione delle esperienze virtuose e l’apertura di nuove strade verso i mercati emergenti, sia sul piano nazionale che internazionale.

L'area espositiva, altamente qualificata, presenta anche quest’anno alla community di RemTech i prodotti e i servizi di eccellenza delle aziende italiane e straniere. Sessioni congressuali con relatori affermati a livello internazionale, corsi di formazione permanenti, incontri tecnici promossi dagli espositori, prove pilota e dimostrazioni scandiranno il programma della manifestazione, particolarmente ricco e articolato.

Un appuntamento di rilievo è costituito dalla terza edizione della RemTech Training School, National e International, focalizzata sulle tecnologie innovative, con la presentazione da parte delle aziende dei casi applicativi più interessanti e delle migliori tecnologie, e il coinvolgimento dei buyer stranieri più importanti.

Incontri bilaterali, tavole rotonde esclusive e presentazioni mirate saranno appositamente organizzate nell’ambito delle delegazioni straniere (buyer), con l’obiettivo di creare e sviluppare concrete occasioni di business per le aziende.

 

OBIETTIVI

 

I Paesi coinvolti nel progetto di internazionalizzazione di RemTech (Paesi target) rispondono a requisiti precisi, ovvero un elevato “stress” ambientale, dovuto alla presenza di attività industriali di varia natura (industria pesante, raffinerie, miniere, discariche, etc.), un'economia in forte crescita e la promozione e l'incremento di azioni volte alla tutela ambientale e sanitaria.

RemTech ha consolidato i rapporti con numerosi Paesi target, con i quali sta definendo nuovi accordi, volti a supportare le imprese espositrici. Essi sono: Russia, Cina, Sudafrica, Turchia, Romania e India. 

 

PAESI TARGET

 

Russia

La politica ambientale in Russia è argomento di grande attualità, ma nonostante la realizzazione di vari programmi di tutela ambientale il livello dell’inquinamento in Russia rimane ancora a livelli elevati. In decine di città russe il livello medio di inquinamento annuo supera i livelli previsti dalle norme sanitarie. Nei bacini artificiali la qualità dell'acqua è spesso non conforme alle normative vigenti, sia per uso potabile che per uso irriguo. Anche se negli ultimi dieci anni l’inquinamento è diminuito a causa della crisi economica che ha colpito il paese, la Russia rimane comunque il 4° paese al mondo per contaminazione delle acque. La Russia ha emanato recentemente una serie di normative ambientali sia sulla gestione e smaltimento dei rifiuti civili ed industriali, che sulle bonifiche dei suoli e delle acque al fine di adeguarsi gradualmente agli standard Europei. A livello normativo sta anche lavorando per ridurre i rifiuti industriali, lo sviluppo del riciclaggio dei rifiuti e il rilancio di aree in precedenza inquinate.

In particolare la Fondazione “The National Еnvirоmеntаl Management and Cleaner production Сепtеr for Oil and Gas Industries” a cui partecipano sia la Gupkin University Oil & Gas che UNIDO, stanno predisponendo per conto del Governo della Federazione Russa e della Duma diversi manuali e linee guida per l’applicazione delle BAT (Best Available Technologies) per i principali e più inquinanti settori industriali (dall’estrazione del greggio, alla raffinazione, alle miniere, alla potabilizzazione delle acque e smaltimento rifiuti). La ratifica inoltre da parte della Federazione russa della Convenzione di Stoccolma sta rendendo particolarmente urgente provvedere ad alcuni interventi di riduzione dei POP (Persistent Organic Pollutants) con la definizione di progetti speciali http://www.unido.ru/eng/project/current_projects/environmental ly_sound_management/

 

Anche il settore specifico delle bonifiche dei sedimenti e delle acque di falda nei prossimi anni registrerà un incremento di attività a causa di situazioni particolarmente delicate ed urgenti come l’emergenza dell’inquinamento del Lago Baikal da fenoli.

RemTech e la Foundation “The National Еnvirоmеntаl Management and Cleaner production Сепtеr for Oil and Gas Industries” hanno firmato già dallo scorso anno un Protocollo di collaborazione con l’obiettivo di organizzare azioni congiunte di formazione e promozione nel settore delle bonifiche dei suoli e delle acque nel territorio russo di terreni inquinati. La Fondazione “The National Еnvirоmеntаl Management and Cleaner production Сепtеr for Oil and Gas Industries” vede in RemTech e nelle imprese espositrici un interlocutore privilegiato per la definizione di tecnologie innovative ed adeguate alle loro esigenze nonché per il coinvolgimento delle imprese specializzate di settore.

La Foundation “The National Еnvirоmеntаl Management and Cleaner production Сепtеr for Oil and Gas Industries” e RemTech – FerraraFiere stanno avviando una collaborazione per creare opportunità di business per le imprese espositrici attraverso la realizzazione di contratti di appalto per attività di bonifica. 

 

 

Cina

Per necessità e per opportunità, perché i tempi ne erano maturi e per una nuova visione strategica, sia nazionale sia internazionale, nel 2015 la Cina ha avviato una vera e propria Rivoluzione Verde. Nel 2015, Il presidente Xi Jinping ha messo sul tavolo sei carte pesanti: la nuova legge ambientale, entrata in vigore a gennaio, l’Action Plan per la prevenzione dell’inquinamento dell’acqua, a marzo, la riforma delle Concessioni sulle Utility Pubbliche, a giugno, il “Piano di riforma integrata per la promozione del progresso ecologico”, a settembre, lo schema nazionale per l’emissione dei Green Bond e le bozze del XIII° Piano Quinquennale, a dicembre, che mettono l’acceleratore agli investimenti per la protezione ambientale e per lo sviluppo secondo modelli di economia circolare, creando uno spazio di mercato senza precedenti e proiettando la Cina alla guida delle finanza verde mondiale.

 

Inoltre a fine maggio 2016, il Consiglio di Stato approva il Piano d’Azione per la prevenzione ed il controllo dell’inquinamento dei suoli,affrontando per la prima volta in modo sistematico il problema del risanamento e della messa in sicurezza sia del suolo agricolo che di quello urbano, tema che richiede, molto più di altri, una profonda integrazione con il sistema di pianificazione territoriale.

Non si tratta, quindi, di una questione di prestigio internazionale e di facciata: la Cina è arrivata ad un punto di svolta irreversibile e mette in gioco l’intero modello di sviluppo economico e sociale, puntando sulla sostenibilità come driver di una crescita più moderata, ma più equilibrate e diffusa, inclusiva e decisamente più aperta ai mercati esteri.

 

Fino al 2014, la Cina non aveva alcun dato ufficiale in merito allo stato di contaminazione dei suoli; in quell’anno fu pubblicato uno studio, sviluppato da MEP (Ministry of Environmental Protection) e MLR (Ministry of Land and Resources) su dati raccolti tra il 2005 ed il 2013, che ha evidenziato che il 16,1% dei terreni cinesi è contaminato oltre livelli accettabili, mentre il 19,4% della superficie arabile risulta gravemente contaminata da metalli pesanti. Il “Jiangsu Institute of the Environmental Industry” ha stimato che nel periodo 2014-2020 il mercato cinese delle bonifiche dovrebbe raggiungere un valore di oltre 100 miliardi di Euro, mentre alcuni analisti stimano che il costo per il ripristino di tutti i terrenti contaminati potrebbe superare i 1000 miliardi di Euro.

Nel corso della scorsa edizione di RemTech 2016 una delegazione di 11 rappresentanti, provenienti da imprese operanti nel settore delle green technologies della Provincia del Guangdong, e 10 delegati rappresentanti di imprese e della Jinhua Municipal della provincia dello Zhejiang, hanno visitato RemTech e realizzato numerosi incontri bilaterali con le aziende presenti, con l’obiettivo di creare concrete opportunità commerciali ed imprenditoriali. La delegazione del Guangdong ha partecipato anche alla Remtech School della durata di un giorno specificatamente sul tema delle bonifiche.

A Ottobre 2016 RemTech è inoltre divenuto unico interlocutore in Italia del MEP cinese relativamente alla promozione e sviluppo della Piattaforma di trasferimento tecnologico 3iPET grazie appunto alla firma di un MoU. La promozione e lo sviluppo della Piattaforma costituirà per le imprese italiane un ulteriore possibilità di promozione commerciale delle loro tecniche e tecnologie verso il mercato cinese.

 

Sudafrica

 

Il Sudafrica è un Paese moderno, in crescita costante e stabile, la sua economia domina sul continente africano sub-sahariano. Attualmente il problema ambientale sentito maggiormente è legato alla contaminazione diffusa derivante dalla presenza di siti industriali e soprattutto dallo sfruttamento delle numerose miniere, in attività o abbandonate, con particolare riferimento alla presenza dei metalli nelle acque superficiali e nelle acque di falda. Il governo sudafricano, a partire dal 1998, ha avviato numerose politiche a favore dello sviluppo del settore ambientale e delle fonti di energia rinnovabili e promuove la realizzazione di progetti su tutto il territorio nazionale. Ne è un esempio l’accordo siglato tra l’Università di Kimberly e l’Università di Ferrara. La realtà sudafricana si presenta particolarmente favorevole per le società italiane specializzate nell’ambito delle bonifiche dei siti contaminati e del trattamento delle acque inquinate.

RemTech Expo, per questo Paese, intende approfondire i rapporti esistenti e valutare opportunità di business per le imprese espositrici anche alla luce della recente missione organizzata dalla Regione Emilia Romagna in Sud Africa con l’intento proprio di aprire alla collaborazione nel settore delle green technologies.

A livello nazionale è stato recentemente siglato un accordo importante fra i Governi, italiano e sudafricano, focalizzato sul tema acqua, servizi e infrastrutture idriche (Isa Water Reference Platform), che recepisce i modelli di gestione e imprenditoriali e le buone pratiche adottate in Emilia-Romagna. L’acqua è per il Sud Africa un tema cruciale. L’obiettivo è vincere la sfida principale per i Paesi africani: garantire l’acqua nei 15 Paesi dell'Africa sub-sahariana dove 108 milioni persone hanno limitato accesso, o non l’hanno, all'acqua pulita. Ed è questo l’obiettivo del progetto Safe Water Africa che punta a sviluppare un sistema di trattamento acqua autonomo e decentrato, per le zone rurali e periurbane, altamente efficiente nella degradazione di inquinanti nocivi e allo stesso tempo molto efficace nell'uccidere i contaminanti microbiologici.

 

Turchia

 

L'alto tasso di crescita della popolazione porta ad alti tassi di migrazione verso le più grandi città del paese. Le città industriali, in particolare Istanbul, Izmit, Adana e Mersin, sono le città che maggiormente attraggono gli emigranti provenienti dalle zone rurali. Questa corrente migratoria porta con sé grandi cambiamenti ambientali. L'urbanizzazione non pianificata, che comporta l'uso per scopi urbani di fertili terreni agricoli, ha avuto gravi impatti ambientali quali la salinizzazione, l'erosione del suolo e l'inquinamento delle acque superficiali.

I principali problemi ambientali della Turchia sono l'inquinamento delle acque causato dai prodotti chimici e dai detergenti, l'inquinamento atmosferico (in particolare nelle aree urbane), la deforestazione e l’oil & gas spills, quest’ultimo trasportato dalle 10.000 navi che annualmente attraversano il Bosforo. Le priorità sono rappresentate dall'acqua e dagli impianti di trattamento delle acque reflue, dalla gestione dei rifiuti solidi e dalla conservazione della biodiversità.

 

Nel 2010 il panorama normativo in campo ambientale si è arricchito di una nuova legge specifica per il settore delle bonifiche “Regulation on controlling soil pollution and point- source polluted fields” che apre quindi anche al settore delle bonifiche l’interesse potenziale delle imprese italiane. Negli anni successivi sono stati inoltre definiti alcuni regolamenti ambientali per facilitare il processo di applicazione della normativa ambientale.

Secondo le recenti stime del Ministero dell’Ambiente Turco, predisposte in collaborazione con l’Unione europea, la Turchia necessiterà di investimenti nel settore dell’ambiente fino al 2025 per un totale di oltre 70 miliardi di euro di cui il 54%, pari a circa 38 miliardi, sarà destinato al trattamento delle acque reflue, 14 miliardi all’armonizzazione del comparto industriale con le normative Ue, circa 13 miliardi per il trattamento e riciclaggio dei rifiuti solidi e 3 miliardi destinati alla lotta all’inquinamento atmosferico.

L’edizione 2016 di RemTech Expo ha ospitato una delegazione Turca composta da, un rappresentante del Ministero dell’Ambiente, un esponente della principale aziende oil&gas di Stato,  e il Presidente della Chamber of Environmental Engineers. Tutti hanno svolto un fitto programma di incontri B2B con gli espositori.

Nel corso del 2016, RemTech Expo ha inoltre organizzato un workshop sulle tecnologie di bonifica ad Ankara con il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente e della Camera di Commercio turca dove, alla presenza di oltre 100 persone, alcune imprese espositrici di RemTech Expo hanno potuto esporre know how e tecnologie d’avanguardia.

Pur con gli evidenti problemi sociali ed economici che il Paese sta attraverso in questi ultimi mesi, si ritiene che la Turchia rappresenti ancora una opportunità importante di business in questo settore.

 

Romania

 

RemTech sta lavorando per rafforzare i rapporti istituzionali avviati durante la scorsa edizione, con l'obiettivo di costruire nuove e consolidate occasioni per i propri espositori. Punta a ospitare alla Fiera di Ferrara alcuni importanti delegati di autorità ambientali rumene, quali il Ministero dell'Ambiente e l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (le due principali istituzioni coinvolte nei progetti di monitoraggio e di bonifica), e a organizzare un workshop sulla legislazione rumena in materia di siti contaminati e sul finanziamento di azioni di remediation.

In Romania, oltre venticinque località e piattaforme industriali sono state classificate come "zone fortemente inquinate" – e quattordici sono considerate "punti caldi" –, a causa della presenza di aziende che generano fattori inquinanti con un impatto molto grave sulla salute ambientale, compresi il suolo e il sottosuolo.

Le maggiori fonti di contaminazione del suolo sono l’estrazione di olio industriale, i trasporti e il petrolchimico, la lavorazione dei minerali, le industrie estrattive e metallurgiche, quelle chimiche, alimentari e farmaceutiche, e le discariche. I principali contaminanti sono rappresentati da diversi tipi di idrocarburi, metalli pesanti e sostanze chimiche pericolose, utilizzate nell'industria chimica. Dal punto di vista tecnico, la contaminazione proviene più da vari tipi di impianti industriali interrati che dalle deposizioni atmosferiche.

Le potenzialità dei siti rumeni storicamente contaminati  l’inventario dei quali è in fase di approvazione  è elevata e le opportunità di business sono reali.

 

India

 

I principali problemi ambientali in India si riferiscono a inquinamento dell'aria e dell'acqua, in particolare nelle città metropolitane e nelle zone industriali dove il sistema inadeguato di smaltimento dei rifiuti solidi e dei servizi igienico-sanitari crea conseguenze negative non solo sull'ambiente ma anche sulla salute, sulla mortalità infantile e sul tasso di natalità.
Secondo il National Bureau of Soil Survey and Land Use Planning, circa 146,8 Milioni di ettari di suoli sono compromessi. L'uso indiscriminato di pesticidi e fertilizzanti commerciali che contengono anche notevoli quantità di metalli pesanti, insieme ai fanghi di depurazione contribuiscono alla contaminazione del suolo e delle acque con sostanze tossiche e metalli pesanti. L'inquinamento da metalli pesanti e lo smaltimento improprio di effluenti industriali sono la causa principale di contaminazione.


Una ricerca recente ha stimato che in India il numero di siti contaminati (perlopiù discariche di rifiuti) arriva a 36000.
La Regione Emilia-Romagna, già dal 2011, ha scelto l'India come uno dei mercati di riferimento su cui puntare nei prossimi anni. L'India è, con la Cina, il principale protagonista della ripresa economica mondiale. Le dimensioni del mercato, il suo ritmo di crescita e la complementarietà che esprime con il sistema imprenditoriale e tecnologico emiliano-romagnolo, ne fanno un riferimento imprescindibile nelle strategie d'internazionalizzazione delle imprese nei prossimi anni.

RemTech Expo ha di recente siglato un accordo di collaborazione con CRC Care con l'obiettivo di aggredire nuovi mercati e implementare la presenza su mercati esteri già esistenti.
CRC Care è un'organizzazione indipendente che svolge attività di ricerca, sviluppa tecnologie e fornisce una guida politica per la valutazione, bonifica del suolo, dell'acqua e dell'aria. Da più di 10 anni, CRC CARE ha ospitato la serie di conferenze CleanUp. A partire da quest'anno, CRC Care ha organizzato la conferenza CleanUp in Cina e in dicembre 2016 organizzerà la prima conferenza di CleanUp India. L'evento fornirà una piattaforma per gli esperti nazionali e internazionali con l'obiettivo di condividere esperienze eccellenti in materia di contaminazione e soprattutto le migliori soluzioni di bonifica. L'esperienza globale di CRC Care costruirà la capacità dell'India di sviluppare soluzioni per i suoi gravi problemi e per il disinquinamento ambientale. Gli eventi(workshop e mostre) metteranno in evidenza le conoscenze scientifiche attuali, affronteranno il grande problema della contaminazione ambientale e proporranno soluzioni rilevanti per l'India.

 



 
     
 
 
   
 

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